Cenni Storici di Campeggio

Stemma del 1565 ancora visibile alla Pergola, oggi 2008.

Nel 1927 fu scritto dal Can. Raffaele Della Casa un opuscolo, Cenni storici di Campeggio, (nella sezione gli scritti si può leggere il testo integrale), una parte di queste notizie sono prese da questo opuscolo. Altri storici hanno costatato che in questo opuscolo abbondano le affermazioni erronee e fraintendimenti, (ne prendiamo atto). Per quanto riguarda il patrono di Campeggio, è San Prospero Vescovo di Reggio Emilia, e non l’omonimo San Prospero d' Aquitania, e per le più antiche memorie di Campeggio, quella della comunità risale al 1223 e quella della Chiesa al 1300, e non prima, è poi da ridimensionare l’affermazione che la famiglia Campeggi, indubbiamente originaria del luogo e che divenne nobile e ricca in Bologna, abbia avuta la signoria di Campeggio e del suo presunto Castello; tutt’al più i Campeggi, nei secoli XII e XIII, poterono essere dei vassalli minori rispetto agli Ubaldini e i da Loiano.

(1) Nel territorio di Campeggio prima del mille, sorgeva un castello, nel quale verso il secolo XIII, la famiglia dei Da Campeggio era in fiore e valeva molto nella bilancia politica del governo bolognese, gli storici di Bologna quasi tutti lo ricordano fra i castelli del vasto territorio antico bolognese.

Stemma dei Campeggi, col cane nero e l’ambitissima mezz’aquila imperiale.

(1) E’ stato confermato da diversi storici, avere avuto origine da Campeggio di cui era padrona, la famiglia dei Campeggi.

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(1) Di Campeggio e della sua comunità si hanno scarse notizie fino al secolo XII. Con grande probabilità, essendo stato sede di una famiglia ricca e potente, dopo il suo passaggio a Bologna fu distrutta ogni cosa dalla gelosia dei principotti invadenti.

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(1) La comunità di Campeggio finito il dominio dei suoi conti, venne retta dal Governo di Bologna, Campeggio appartenne a uno dei quattro quartieri, che, quasi, comprendevano l’attuale provincia, esattamente al quartiere di Porta ravennate.

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(1) La comunità di Campeggio, nel primo quarto di secolo XIII, contava 70 famiglie, che, a quei tempi, formavano un numero grande di abitanti. Gli statuti di Bologna contemporanei prescrivevano che Campeggio avesse il Podestà, il quale cessò quando venne fabbricato il castello di Scaricalasino, accentratore, in parte, dell’importanza che aveva Campeggio. Non si riesce a capire il motivo, che stimolò il Governo di Bologna a fare una ordinanza statutaria per togliere a Campeggio la prima Autorità.

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(1) E l’ordinanza seconda prescriveva che le Autorità di Scaricalasino, si dessero premura di mandare alcune famiglie di Campeggio ad abitare l’isolatissimo castello di Grullano, presso monte Grullo, noto pei giacimenti di rame.

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(1) La costruzione del Castello di Scaricalasino nel 1246, fu sede di Podesteria, e di Capiteneria di primordine, la sua giuristizione era, sulla Pieve di Monghidoro, Campeggio, Valgattara, Zeccanesca, Cedrecchia, Qualto, Fradusto, Valle di Savena, Lognola, Vergano, Stiolo, Trasasso, Monzuno, Campiano, Bibulano, Loiano, Roncastaldo, Caprenno, Castel dell’Alpi, Gragnano, Scanello, S. Benedetto del Querceto, Bisano, Barbarolo, Anconella, Scascoli, Livergnano.

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(1) Nel 1223 il Comune di Bologna, nella divisione in quartieri del territorio cittadino, e della montagna inscrisse la comunità di Campeggio nel quartiere di porta ravennate.

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(2) Nel 1235 fu istituito l’estimo da parte del Comune di Bologna, in pratica la denuncia, e la stima dei beni mobili e immobili detenuti da ciascun contribuente, in base all’estimo era applicata l’imposta diretta da pagare. Vennero escluse da questo estimo le proprietà aristocratiche, e quelle ecclesiastiche, e i nullatenenti. Furono tassati gli abitanti del contado: i fumanti.

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(2) Il primo estimo di Campeggio è quello del 1245 sono stimati i beni immobili, gli animali, i debiti, i crediti di ciascun contribuente. Il totale dei fumanti: 58. Le abitazioni sono 59, le tornature di terreno stimate: 194 di qualità arativa, arativa mista a castaneato, boschivo, prativo,e querciato, e a vineato. Gli animali: 15 manzi, 10 buoi, 4 vitelli, 9 vacche, 37 tra porcelli e porcelle, 2 porci, 4 troie, 1 piccolo maiale, 1 giovenco, 45 capre, e 28 pecore. Le località: Valle, con 12 case; Biazano, con 8 case e due medati; Ginestreto, con 5 case; Querceto Poggiolo e Curalevo con 4 case ciascuna; Ampognola, con 4 case e un medato; Pergola, con 3 case e un medato; Brentese, con 3 case; Banzole e Frassineta con 2 case ciascuna; Gragnano, con 2 case e 1 tubata; Triario, Poiò, Poggiolino, Vincaredo, Semovilla, e Casalino con 1 casa ciascuna. In questo primo estimo di Campeggio c’è una massiccia presenza di indebitati, 34 su 58 denuncianti, nella maggior parte dei casi, si trattava, di prestiti, ricevuti da personaggi più o meno facoltosi del contado.

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(2) Dopo due secoli, nel 1451 gli insediamenti abitativi di Campeggio sono 19 con 35 case coperte con piagne e lastre. Le località sono: Biazano, con 7 case; Valle, con 4 case e un colombaio; Ampognola e Frasseneda, con 3 case; Genetredo, Vincaredo e Somavilla, con 2 case ciascuna; Genestro, Pergola, Brenteso, Cà di Gnochi, Banzola, Corte, Casa di Garito, Gragnano, Grignano, Poggiolo, Longaredo, e Chiostondo, con 1 casa ciascuna, è specificato che 2 case sono sinistrate (Biazano e Casa di Garito). A Valle è censita anche 1 casetta a uso colombaio. Sono censiti 2 mulini: Gragnano e Frassineda. I medati coperti a paglia sono 15: Pergola, Brenteso, Genestredo, Valle, Piazzano, Cà di Gnocchi, Banzola, Casa di Garito, Gragnano, Grignano, Vincaredo, Somavilla, Poggiolo e Chiostondo e 5 sono le capanne: Ampognola, Valle, Biazano e Frasseneda. I gruppi familiari sono 30, per un totale di 101 abitanti (59 maschi e 44 femmine). Le tornature di terreno per l’agricoltura sono 534. Gli animali: 20 buoi, 188 fra pecore e capre, 13 manzi, 9 vacche, 9 vitelli, 6 cavalli, 1 puledro, 4 fra porci e porcelli.

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(3) Intorno agli anni 1370 -1371 nell’Appennino bolognese esercitavano l’arte cinque Medici uno era a Campeggio. Un Maestro Mignoco Medico di Campeggio è ricordato negli atti del capitano di Casio del 1372 per lite con Giovanni Giacobini della stessa terra cui chiede pagamento di onorario.

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(3) Il Medico di Campeggio aveva il titolo di Dompnus, che potrebbe anche alludere a dignità sacerdotale, ma più probabilmente sta qui a significare una persona di stato economico elevato.

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(3) In questo periodo 1371 i Sacerdoti erano circondati di grande considerazione, ed erano chiamati a mettere la pace fra litiganti, un Prete autorevole, che venivano richiesti pareri e consigli, fu Don Giovanni figlio d’un Ser Guido di Campeggio.

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(3) Il 24 settembre 1372 sono stati spesi soldi 40 per una cura medica a Campeggio.

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(4) Nel 1401, giugno 18. Davanti al Vicario Generale viene stabilita la pace fra D. Giovanni rettore di Gragnano e Zanino da Campeggio per le ingiurie e offese fattesi reciprocamente; e per quanto riguarda le rispettive pretese si rimettono al giudizio di Giovanni Nerozzi da Loiano.

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(4) Nel 1425, dicembre 16. Essendo la Chiesa di Campeggio vacante per rinuncia di D. Lorenzo q. Castellano da Campeggio, i parrocchiani eleggono il chierico D. Antonio q. Guglielmo de Mantegno del contado fiorentino.

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(4) Nel 1454, gennaio 30. D. Nicolò di Pietro de Rumena, rettore di S. Prospero di Campeggio, effettua una permuta di terre, dopo che i parrocchiani avevano attestato con giuramento che ciò era di utilità alla chiesa.

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(4) Nel 1455, settembre 11. Lo stesso D. Nicolò dà in locazione a Simone Grilli de Roncho ventiquattro pezze di terra per lire otto annue.

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(2) Nel 1624 un fatto gravissimo colpì la comunità di Campeggio : don Evangelista Vitali fu ucciso a bastonate, mentre dormiva seduto su una sedia davanti al fuoco, da Antonio, del fu Guido Lorenzi.

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(2) Nel 1630 una nota pestilenza colpì l’Italia e l’Europa intera: nella comunità di Campeggio le vittime del morbo furono 28.

(4) Nel 1633 un memoriale degli uomini di Campeggio denuncia le estorsioni e le esorbitanti catture del massaro Domenico di Lorenzo per i mancati carreggi per l’erezione di Forte Urbano sul confine modenese protestando anche per la guardia di 4 casoni sui confini, dove a loro spese devono tenere continuamente 9 uomini, onde rischiano per tutti quei pesi ed angherie di consumare tutto il loro povero capitale e di essere costretti ad emigrare, tanto più che le loro terre sono montagne sterili che rendono poco frutto.

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(4) Nel 1637 è il massaro di Campeggio che espone di essere stato affrontato da 6 uomini armati per avere in precedenza chiesto i soldi della masseria e tentato un sequestro su un insolvente. Non vogliano pagare e perciò lo hanno percosso e gli impediscono le riscossioni anche degli altri. Armati di archibugi e pistole anche in chiesa e nelle processioni, lo costringono a tenersi nascosto.

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(2) La popolazione di Campeggio negli stati delle anime: nel 1706 nel territorio di Campeggio vivono 389 anime suddivise in 101 famiglie, nel 1716 vivono 475 anime suddivise in 113 famiglie, nel 1748 vivono 498 anime suddivise in 102 famiglie, nel 1755 vivono 522 anime suddivise in 113 famiglie, nel 1777 vivono 534 anime suddivise in 96 famiglie, nel 1781 vivono 557 anime suddivise in 111 famiglie, nel 1787 vivono 622 anime suddivise in 108 famiglie, nel 1792 vivono 596 anime suddivise in 113 famiglie.

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(2) Nel 1665 nel territorio della parrocchia di Campeggio, all’epoca Comune, viene fatto dal massaro ed Assonti di detto Comune, il Campione delle strade, Strabelli, e Sentieri pubblici, il contenuto dettagliamene è quanto segue.

1. Primamente in ditto Comune c’è una strada o via publica che si passa dalli beni della chiesa di Gragnano et và in un loco detto Biazano ed passa per confino alli beni di Sebastiano Prosperi, et và in un loco detto le Bazole, ed poi a Sumevilla, et cala in un loco detto Perigaloso, ed camina per un loco detto li Fagiti, et và a’ Fraseneda et sbocca in un loco detto Sasadello, confine di Fiorenza.

2. Item una altra strada in detto Comune si parte in un loco detto Bocca di Nuvoleto, et passa per li boschi a’ castagneti di Sumevilla si ariva in un loco detto il Ginestre, et poi volta in un loco detto le Piazze et và al molino detto Pergola, et si conduce in un loco detto Sasso Bianco, confine di Fiorenza.

3. Item un'altra via o strada posta come di sopra che si parte dal Comune di S. Benedetto, ed arriva alla fiumana, et và per li querceti per in passo di sotto, ed và a Brentese, et poi alla Pergola, et arriva alla Chiesa di Campeggio, et và per mezzo di detto comune, et arriva a Grigano, et finisce nel Comune di Monghidoro.

4. Item una altra via che si parte dalla fiumana, et và, e passa per un loco detto li Pianelli, st arriva a’ Biazano passa per la selva della Bandiera, et và a’ CàGnocchi, st camina in un loco ditto le Cortine, et poi và in un altro loco detto Cà di Pippo, et fornisce su’ la strada romana.

5. Item una altra strada, che si parte dal molino della fiumana, et va alla Casaccia, et poi va in un loco detto Ampognola, et arriva a Gragnano.

6. Item un'altra via che si parte da Gragnano, et a’ Cà di Gnocchi passa per li beni di Giovanni Cattani, et và a Cà de Gironi, et arriva a’ Sumevilla, in la strada maestra.

7. Item una via che si parte da Cà de Gironi, et viene a’ Brentese et anco và in un loco detto Cà et và in un loco detto Ronchenadà, su la strada maestra.

8. Item un’altra via o’ strada, che si parte da Ronchenada’, et và in un loco detto Casale, et camina in un altro detto Cà di Bartolo et cala al Pirigaloso, et và nel fiume Idice, et arriva in un loco ditto la Palazina.

9. Item una via che si parte da Cà de Gironi, et passa per i beni di Giovanni Cattani, et arriva in un loco detto li Sorbi, et fornisce in li beni di Sebastiano Fretti.

10. Item un altra via che si parte dal molino detto della fiumana et passa in un loco detto Cà dei Quaranta, et passa per le Caselle, et va in un loco detto la Palazina, et arriva in un loco detto Buvalo, et poi và in un loco detto Fraseneda.

11. Item un’altra via, che si parte dalla Chiesa di Campeggio, et passa da un loco detto Cà di Bartolo, et và in un loco detto le Volande.

12. Item un sentiero o’ strabello, che si parte dalla Chiesa di Campeggio et và a Sumevilla, et arriva a Ronchenada, su’ la via maestra.

13. Item un sentiero, che si parte dalla Chiesa di Campeggio, et và a’ Brentese su’ la via maestra.

14. Item un sentiero o’ strabello, che si parte dalla Pergola, et va al Ginestre, et passa per li cotali, et passa il fiume Idice, ed inun loco detto ruscello, et anco va in un altro luogo detto le Lamazze.

15. Item un altro sentiero, che si parte dalla Pergola, et arriva in un loco detto la Caselina, et và al Perigaloso in la via publica.

16 Item un altro sentiero, che si parte da detta Pergola, et un campo detto de’ sassi, et và sotto le case della Chiesa, et arriva in un loco detto Vincareto sù la via maestra.

17. Item un altro sentiero, che si parte pure dalla Pergola, et passa per un loco detto la Costa, et camina in un loco detto de’ Martini.

18. Item un altro sentiero, che si parte dalla Pergola, et passa per un loco detto la Lama, et va’ alle Banzole, su la via publica.

19. Item un sentiero, che si parte daBiazano, et va’ a Ampognola.

20. Item un altro sentiero, che si parte da Biazano, et passa per un loco detto dal Cerro, et va’ in un loco detto le Ginestre. Dopo un secolo da questo campione delle strade, e stradelli , se ne trova un secondo, sempre relativo al “Comune di Campeggio” molto più dettagliato, di Strade, Stradelli, Sentieri, Ponti, e Chiaviche, ( chi fosse interessato può continuare sul libro "Frassineta").
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Nella seconda metà del 1700 L’Abate SERAFINO CALINDRI.

Scriveva di Campeggio:

Campeggio - Comune e Parrocchia, soggetta alla Congregazione di Barbarolo. La sua popolazione consiste in 576 Anime divise in 100 Famiglie, e sono i confinanti la Pieve di Monghidoro, le parrocchie di Lognola, Roncastaldo, Gragnano, Querceto, Stato e Diocesi bolognese, Caprèno, Diocesi di Bologna, e Stato di Toscana, e Piancaldoli Diocesi e Stato di Toscana. l’aria vi è buona, morendo circa un per cento di adulti all’anno. Poca uva da cattivi vigneti e poco ben tenute piccole piantatine, non molta frutta, non molta ghianda, molte castagne, molta legna da fuoco, e molta seta, sono i prodotti delle piante, molto fieno, moltissimo pascolo e di buona qualità, e si ricavano ottimi formaggi, ma non molto bene manipolati, il segno della canape, tre sole misure per ogni misura di semente del grano, e due dai marzatelli circa, sono il prodotto annuale del terreno di questa Parrocchia….. Due muratori, quattro sarti, un ingegnoso operaio da orologi a torretta, da lavori di ottone, da fabbro, da falegname, da scalpellino, da muratore, e che và facendo qualche allievo, oltre allo ingegnarsi che fanno in diversi lavorare cappelli di paglia, sono gli artieri che fioriscono fra questo popolo. Il terreno è in parte sassoso, in parte arenoso, e nelle basse è cretoso misto d’argilla, fra il sassoso vi è il galestro, il tufo, la pietra serena, ecc…. Otto sono i borghetti appartenenti a questo territorio cioè Cà dè Bartoli di fam- 5. Cà dè Martini di fam- 7. La Pergola di fam- 6. Pericoloso di fam- 6. Casale di fam- 4. Ronco Nadè di fam- 5. Frassineta di fam- 18. Sombilla o Semivella di fam- 10. (Nella sezione gli scritti c’è il testo integrale).

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Bibliografia
(1) Cenni Storici di Campeggio – e della sua chiesa arcipretale – Can. Raffaele della Casa. 1927.
(2) Frassineta – Un insediamento dell’alta Valle dell’Idice, La sua gente, la sua storia. 2005.
(3) La Montagna bolognese del medio evo - A. Palmieri. 1929.
(4) Mons Gothorum – Monghidoro la sua gente il suo territorio dal medioevo ad oggi. 1988.
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Gilberto T . Campeggio (Monghidoro) - 2008 -