Parrocchia San Prospero di Campeggio

La Chiesa parrocchiale di Campeggio, dedicata a San Prospero, è di origine più che millenaria, poiché si collega colle vicende feudali del luogo, munito di forte castello e dominato dalla potente famiglia dei Da Campeggio. Protettore della parrocchia di Campeggio San Prospero, chi era San Prospero? Non si hanno notizie certe su di lui: tutti i documenti furono distrutti dai barbari. Fu però indiscutibilmente Vescovo di Reggio Emilia, dal 480 al 505. Ci sono anche ipotesi che sostengono provenisse dalla Spagna o dalla Francia.

Egli visse in un periodo molto tumultuoso, a cavallo della caduta dell’Impero Romano d’Occidente (476), a quel tempo i vescovi assunsero anche potere politico e il ruolo di difensor civitatis delle invasioni barbariche. E proprio riguardo a questo ruolo compì il miracolo che lo fece proclamare santo: sembra, infatti, che abbia fatto scendere la nebbia sulla città, salvandola dai barbari.

San Prospero

Criticamente non puó sostenersi l'opinione che la prima Chiesa di Campeggio sia sorta nei primordi del cristianesimo: ció per due ragioni. Non poteva sorgere una Chiesa dedicata a S. Prospero innanzi alla sua glorificazione e prima che fosse conosciuto. Il culto a S. Prospero si sviluppó, fra i popoli emiliani, nel secolo VIII, quando avvenne il riconoscimento del suo corpo e le sue reliquie.

Contemporaneamente nacque il feudalismo, che diede vita a Campeggio, che ne fece sorgere il castello, che rese potente una famiglia, la quale esercitó giurisdizione quasi sovrana sulle cose e sulle persone. In questo modo - tra il secolo VIII e l' XI - si creó un popolo alla dipendenza dei castellani, si sentí il bisogno di una Chiesa e si scelse il titolo di S. Prospero.

La Chiesa parrocchiale di Campeggio, era sotto la giurisdizione dell'antichissima Pieve di Barbarolo, solo nella seconda metà del secolo XVIII, passó alla dipendenza del plebanato di Monghidoro. La Chiesa primitiva non era nel luogo attuale, in un documento del 18 aprile 1208, fra una serie di donazioni a frati, una riguarda il Vescovo di Bologna e accenni a San Prospero di Campeggio, ma in luogo diverso.

La prima Chiesa di Campeggio – era di forma trabea, come tante Chiese millenarie. Le successive, che, almeno, furono due: quella visitata dal Delegato Apostolico il 3 settembre 1573 e l'altra costruita dall'Arciprete Polmonari 1875-97. La Chiesa di cinque secoli indietro, e rifatta piú volte, venne costruita in sito più piano ed ebbe sempre il fonte battesimale.

Il campanile, di cui la parrocchia era sprovvista, fu edificato dal parroco Don Domenico Michelini (1697-1747), che rimase parroco mezzo secolo. Il suo nipote e successore Don Giacomo Antonio Michelini (1747-1781) restauró e rimodernó tutta la chiesa, che venne elevata ad arcipretale onoraria il 10 Febbraio 1801 - e ció in perpetuo - essendo parroco Don Bartolomeo Bacialli, il quale emulando i due Michelini, aveva speso assai per decorare la chiesa e per fornirla di arredi sacri. Il campanile alto 80 piedi, l’orologio che é in esso fu donato da parrocchiani nel 1788.

In questo disegno del 1849 si vede la chiesa come era, prima di quella attuale, il campanile è rimasto quello attuale, a parte la cima che è stata modificata nel 1980, come si può notare, l’esterno della chiesa ben curato.


G .F . Rambelli. sul libro (Le Chiese Parrocchiali della Diocesi di Bologna, 1849 )
Scrive

E poichè il suddetto Sig. Arciprete agli abbellimenti della chiesa congiunse anche quelli della politissima canonica, oggetto delle incessanti benefiche cure dei luoghi vicini alla Chiesa, e a tutta la Parrocchia; conciossiachè laddove Campeggio anni addietro non presentava all'occhio, che greppi disadorni, macchie di sterpi e di rovi, pietre coperte di eriche e di muschi, ora fa bella mostra di terreni ben coltivati, di vigneti disposti in ordine bellissimo, di pratelli, novali, e vaghe salvette: talchè tanta amenità ti rapisce e t’inganna a modo da crederti più presto in mezzo a deliziosa pianura; che su d’una montagna che fu già sì orrida e mal culta.

Ma quello che vince tutto ciò, è la vaga e dilettosa vista che s’apre a riguardanti dirimpetto alla Chiesa formata da un’ampia strada di figura quadrilunga, sostentata a lati da un muro, notevole per semplice eleganza, e per saldezza congiunta alla comodità, siccome quello che offre alle genti un sedile 160 piedi lungo. Ha questa superiormente un lungo filare d’alberi piantati di qua, e di là, tutti per diritto e ad uguali distanze,con frapposti sedili di macigno di maestrevol lavoro. Appresso è un muro di 197 piedi elegantissimo, e perchè tutto lavorato a scalpello; e perchè di bella ed accurata architettura, e questo apresi a metà e raggirandosi a foggia di semicircolo va a terminare in due superbi pilastri che fanno fronte alla strada che guida al Cimitero.

Un altro benemerito, che non bisogna dimenticare, fu l’arciprete Don Angelo Polmonari, il quale, in tempi difficili, in mezzo a contrarietà gravissime, senza denari, da solo – aiutato da Dio e dalla sua ferrea volontà - eresse la chiesa moderna quella attuale - la edificò, in cinque anni (1884-1889), lavorando con le proprie mani, e con l’aiuto dei volontari parrocchiani. L’epigrafe, da lui giustamente voluta e che si legge sulla facciata , dice tutto.

VETERE LABENTI CALAMITOSO TEMPORE
PECUNIA MAGISTROQUE DEFICIENTIBUS
OMNIBUS OBSTANTIBUS DEO TAMEN ADIUVANTE
TEMPLUM HOC ORTUM HABUIT
ANNO DOMINI MDCCCLXXXIV
COMPLETUM FUIT AN. MDCCCLXXXIX
__________
ANGELUS PALMONARI



La Chiesa attuale costruita nel 1884-89 da Don Polmonari.

I nostri anziani hanno sempre raccontato che Don Polmonari quando chiese alla Curia e al Cardinale, l’autorizzazione per demolire la chiesa vecchia per costruirne una nuova, gli fu detto di no, Don Polmonari non si scoraggiò e chiese di costruire la nuova senza demolire la vecchia, e così ebbe l’autorizzazione , praticamente costruì la nuova molto più grande, in modo che la vecchia rimase all’interno intatta, dandogli il permesso di demolirla quando videro che aveva costruito la nuova.

L’interno della Chiesa 1970.

Con il terremoto del 14 Settembre 2003 la Chiesa fu molto danneggiata e fu chiusa, dopo notevoli lavori fu riaperta nel Maggio 2006, nelle due foto come si presenta dopo la riapertura.

Campeggio 4 maggio 2008 festa grossa.
4 Maggio 2008 festa grossa di Campeggio,
processione con la Beata Vergine di San Luca
al Viale dei Caduti




Oratorio di Madonna dei Boschi

Fanno parte della parrocchia San Prospero di Campeggio, tre Oratori, il principale è il Santuario di Madonna dei Boschi, (Bocca o Rocca del nuvoleto, scrive il Calindri), dedicato alla Beata Vergine di San Luca. Da quattro secoli la Venerata Immagine viene portata solennemente a Campeggio dal tramonto del sabato antecedente all’Ascensione e vi resta fino alle prime ore di detto giorno. ( G. F. Rambelli) scrive, il Santuario è locato in sulla strada postale che da Bologna mette a Firenze. Fino al 1616 era sovra un piastrino di mattoni cotti, una Sacra Immagine della B.V. di s. Luca). Venne eretta la prima Chiesa dopo il 1616: la Chiesa attuale, in sostituzione della più piccola, fu edificata nel 1680, donato dalla famiglia Prosperi il terreno, su cui sorge la Chiesa.

Il Santuario di Madonna dei Boschi oggi (2008)
1960 2006
Processione festa dell’Ascensione da Campeggio per Madonna dei Boschi




Oratorio di Frassineta

Il secondo oratorio è quello di Frassineta, dedicato a Maria Vergine Assunta. Per le antiche origini dell'oratorio consultare la pagina Frassineta.

Oratorio di frassineta
( Fonte foto, dal libro Frassineta)
La nuova Chiesetta
(foto Gilberto T.)




Oratorio di Cà de’Gironi

Il terzo Oratorio è a Cà de’Gironi, è dedicato a S. Abramo Eremita, fu eretto nel 1788 da D’Abramo Michelini, spettava allora alla famiglia Lorenzini, cui è succeduta quella di Serantoni, è stato restaurato nel 1945.

L’Oratorio di Cà dè Gironi, esterno e interno, oggi anno 2008.




L’elenco dei parroci di Campeggio dal Concilio di Trento a noi


Dopo la morte di Don Bonafè, la Parrocchia con la Grotta di Lourdes,
(come da suo desiderio) fu affidata ai Padri Domenicani.
1944-1946
Dal 1992 sono stati in carica come amministratori Parrocchiali:

Dobbiamo anche ricordare tanti altri Domenicani, che hanno collaborato con i Parroci di Campeggio negli anni, o come Priori o in altro modo.


audio
Le Campane sono quelle di Campeggio

Gilberto T . Campeggio (Monghidoro) - 2008 -