Santuario di Campeggio

Adagiata a mezza costa alla sinistra del corso superiore dell’Idice, là dove la vallata appenninica si apre a ventaglio, offrendo l’inconsueto panorama di un tinteggiato tutto verde e rotto appena da eleganti tornanti, sorge Campeggio,
Parrocchia e Santuario Mariano.

“La Piccola Lourdes Bolognese”
Don Bonafè era predicatore caldo e popolare, amava i pellegrinaggi e il servizio nei Santuari, a Fontanellato se convinse della loro grande utilità, a Lourdes concepì il progetto di una riproduzione della Grotta. Quindi l’origine di questo Santuario è una riproduzione artificiale della famosa Grotta di Massabielle, e non è legata a nessuna apparizione, o manifestazione prodigiosa della Madonna.

La Grotta, pensata e caldeggiata per molti anni, dopo varie visite a Lourdes, dall’allora Parroco Don Augusto Bonafè, e nel 1923 pose mano alla costruzione. Rispondono immediatamente all’appello del loro buon parroco muratori, manovali, carpentieri, scalpellini, contadini con buoi e barrocci per portare sassi e materiale, è una gara di solidarietà e di entusiasmo a cui nessuno si rifiuta di partecipare.

La Grotta propriamente detta, capolavoro sorprendente di un artigiano bergamasco, il cui nome – Ravasio Guelfo – per dovere di riconoscenza, vogliamo tramandare.

Nel disegno di volute rocciose, di tinte, di nicchia con la Madonna, di cascata d’acqua e di altare ai piedi della Madonna, ripete fedelmente la Grotta di Massabielle. In più vi sono riportate in piccolo le caratteristiche che legano la storia delle apparizioni a Bernadetta: la statua tradizionale della Santa, sul davanti in atto di pregare; a lato la vasca con l’acqua, simbolo delle miracolose piscine; e dietro l’altare l’urna col corpo della Santa, conservatosi, come noto, mirabilmente intatto e venerato a Nevers.
Sono assenti in questo Santuario sontuosità e ricchezze : gli basta la sua rustica semplicità a creare quella soffusa atmosfera di sano misticismo che sorprende, conquista e invita alla preghiera anche il visitatore più spiritualmente sprovveduto.
E’ data la possibilità ai visitatori e fedeli di arrivare proprio ai piedi della Madonna, al piano superiore, dopo aver percorso tutti i tratti più caratteristici dell’opera, che tante esclamazioni suscita di meraviglia, mentre eleva la mente nella più tenera compunzione del cuore.
Lungo il percorso per arrivare ai piedi della Madonna, numerose sono le attestazioni di grazie speciali, che i fedeli vi hanno da Lei ricevuto.

Fu nella fusione di due personali e vissuti sentimenti, uno religioso e mariano, l’altro patriottico, che il zelante sacerdote, con felice intuizione, ideò l’erezione di un Santuario della Vergine Santa consacrato alla memoria dei parrocchiani caduti nella prima guerra mondiale.

All’ingresso della Grotta le due nicchie, della vedova di guerra e della Pietà, dedicate ai diciotto Eroi di Campeggio immolatisi per la Patria nella guerra 1915-18.

Alcune delle migliaia di foto-ricordo lasciate dai fedeli ai piedi della Madonna, tantissime foto di militari lasciate durante la seconda guerra mondiale, per chiedere la grazie di poter tornare salvi a casa.
La notizia della grotta si diffonde ben presto nei paesi vicini e nelle città Italiane, e oltre, ci sono lettere dalla Francia, e tante testimonianze di pellegrinaggi con centinaia di persone ; e tutti affrontano non pochi disagi per raggiungere Campeggio a piedi, dopo aver lasciato i pullman a S. Benedetto del Querceto, Loiano, Monghidoro, Madonna dei Boschi. Solo negli anni 1955-60 Campeggio fu raggiunto dalla nuova strada in grado di fare arrivare i pullman fino al Santuario.




All’entrata della Grotta, ai piedi della sua amatissima Immacolata, riposa la salma del Canonico Don Augusto Bonafè, parroco di Campeggio dal 1919 al 1944.
Dal “Libro delle Impressioni” la testimonianza del Cardinale di Bologna Nasalli Rocca, in occasione della Visita Pastorale nel 1927.

“Auguro che si avveri anche per questa bella e suggestiva grotta donde sorride la dolce Regina dei Pirenei la fatidica parola che là sulle rive del Gave fu pronunziata da Lei. Voglio che venga qui molta gente ; e qui come là si diffonda l’onda di grazia che hanno fatto di Lourdes un’oasi di paradiso. Non è forse la Vergine la Castellana d’Italia, che ne custodisce le glorie, che ne protegge i tesori ? Benedica il cielo l’augurio e consoli così lo zelo del pio, infaticabile Arciprete”


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La Madonna delle rose
Video gentilmente concesso, da Placida Staro, per l’Associazione
“ e bene venga maggio” di Monghidoro

audio
Ave Maria - Schubert
Sally Fletcher, arpista

Gilberto T . Campeggio (Monghidoro) - 2008 -