Il Castello di Campeggio

Ricchi e potenti castellani

Quando vi sorgesse il castello, non lo sappiamo, perché non esistono documenti, che ci autorizzino a dirlo. Abbiamo solo le prove della sua esistenza: in esso si formò una famiglia potente, che prese il nome dal luogo, e, perciò, venne detta dei Da Campeggio.

A noi ricercatori di notizie succedono fatti curiosi: vorremmo, spesso, avere la sicurezza della verità; invece in molti casi, ci troviamo di fronte a scrittori, che, come i poeti, hanno esercitata la fantasia. Finchè si tratta della ubicazione del territorio campeggiano, dell’origine del suo nome, venuto da una famiglia romana, colonizzatrice, della sua antichissima piccola unità amministrativa, che come vedremo, fu unita poi a Bologna nel secolo XIII, abbiamo poche, ma sicure documentazioni. La fantasia degli scrittori, specialmente del cinquecento e del seicento, incomincia a correre appena si tratta di parlare dell’esistenza del castello.
Che sia esistito a Campeggio un forte e grandioso castello, è fuor di dubbio, ma sbizzarrirsi sul numero e sulle grandezze dei merli, sulle sue torri, sulle mura, sui ponti, dopo molti secoli dalla sua scomparsa è tempo perduto.

Nel territorio di Campeggio, prima del mille, sorgeva un castello, nel quale, verso il secolo XIII, la famiglia dei da Campeggio era in fiore e valeva molto nella bilancia politica del governo bolognese, che anche la temeva. Fino dalla metà del secolo X, e precisamente nel 952 – parlandosi di vendita di terreno – il documento relativo finisce:
actum in Castro Campetii die V mensis Februarii… an. Dom. Incar. DCCCCLII.
Gli storici di Bologna, quasi tutti, lo ricordano fra i castelli del vasto territorio antico bolognese.

Tutti sono d’accordo - pel fine a cui doveva servire in quei tempi lontani e ripieni di lotte politiche, gelose, provocate da vanità e da civetterie - che venne costruito in località montuosa, alla sinistra della strada, che è sempre passata da Pianoro, Loiano, Monghidoro. Alcuni, che non poterono consultare tutti i documenti, hanno scritto : si ha ragione di credere che il castello di Campeggio fosse fondato qualche anno innanzi al mille. Adesso, dopo la sistemazione degli archivi e la compilazione di schedari e di indici, si può affermare che è ben più antico: esisteva già ed era abitato nel secolo X dell’era cristiana. Altre notizie pubblicate e non ben chiare sono quelle, che ammettono essere pervenuto il castello di Campeggio agli Ubaldini, conti di Loiano.

E’ stato confermato da diversi, avere avuto origine da Campeggio, di cui era padrona, la famiglia dei Campeggi, che, passata a Bologna, divenne una delle principali: ora tutto questo sta a favore dell’esistenza del castello, poiché, in quei tempi, non v’ebbe famiglia di rango nobile e dominatrice di paesi, senza la propria rocca di difesa. Ebbero i da Campeggio molti uomini illustri nelle scienze, nelle lettere, nelle armi. Fra questi ultimi si deve annoverare – nel secolo XIII – il generale UGOLINO da Campeggio, comandante supremo delle milizie della città di Pisa, il quale, dopo aver conquistati i massimi onori, morì vecchissimo e venne sepolto nella cattedrale pisana, dove ebbe un magnifico ed artistico sepolcro con questa epigrafe latina.

CAMPEGII NOMEN POTERIS COGNOSCERE
SI HAEC IN TUMOLO INSPICIES :
NEMO ME AMICUS IN BENEFICENTIA
NEMO AUTEM INIMICUS
IN FERENDA INJURIA SUPERAVIT



-Dall’opuscolo cenni storici di Campeggio-
-Can Raffaele Della Casa-
-1927-





Ecco cosa scrive dell’origine della Famiglia CAMPEGGI,
POMPEO SCIPIONE DOLFI (Nobile Bolognese) nel libro
-Cronologia delle Famiglie Nobili di Bologna – M.DC.LXX.

Un opuscolo edito a cura dell’Assessorato al Turismo e Cultura del Comune di Dozza nel 1979, riporta.
Dopo alterne vicende che sarebbe troppo lungo descrivere la famiglia che riuscì ad avere più a lungo il dominio feudale su Dozza fu la famiglia Campeggi, che derivò il suo nome dal Castello di Campeggio sopra Pianoro. Un Lorenzo Campeggi, mortagli la moglie, Francesca Guastavillani, passò alla carriera, ecclesiastica e fu da Giulio II mandato in Francia al re Luigi XII, poi fatto Vescovo di Feltre e Cardinale da Leone X...


Dov’era il Castello o Rocca di Campeggio ?

Scriveva il Calindri nella seconda metà del 1700:
nel suo Dizionario corografico storico dell’Italia
– montagna e collina del territorio bolognese-

“ In quale parte però del suo territorio esistesse realmente l’ antico Castello, o Rocca, di Campeggio; il decida chi crede di saperlo di certo, che noi volentieri gle ne rinunziamo la gloria ; come altresì la premura di rintracciare quali altri fasti gloriosi possono rammentarli di esso, oltre quelli da noi accennati, poiché a noi mancano e documenti, e memorie istoriche per farlo. Soltanto potiamo accennare in quanto al sito,nel quale poteva essere, che nelle ricerche da noi fatte sopra luogo, non ci è altro riuscito di trovare, se non un monticello che sovrasta alla presente Chiesa Parrocchiale detto la corte, ove noi da principio credevamo sicuramente esistesse Campeggio, come nome che denotava il circondario di Luoghi murati ed abitati né più vecchi tempi, e di luogo di residenza giurisdizionale né più vicini a nostri: ma dopo di aver letto nel Casolari, che la Madonna, ora detta dei Boschi, è prossima ad un Monte chiamato la Ròcca del noveletto, o nuvoleto, siamo entrati in dubbio, se più tosto quivi, che nel monticello detto la corte esistesse. Non abbiamo potuto col sussidio di altre locali circostanze determinarci, giacchè l’uno e l’altro Luogo domina l’antichissima Via Maestra, che da Loìano, e da Bisano per Campeggio da Bologna in Toscana conduceva, passando il primo ramo da Loìano per Madonna dè Boschi, indi sotto il monte della Ròcca del nuvoleto, sotto il Colle della Corte, e traversando l’Idice, ove congiungevasi con l’altro ramo che veniva da Bisano”.
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Certamente il monte citato dal Casolari, chiamato la Rocca del nuvoleto presso Madonna dei Boschi è un posto ideale per un castello e forse c’era, ma io voglio stare più vicino alla chiesa di Campeggio, non so se il monticello (nel cerchietto in questa foto degli anni 30) dietro alla Chiesa, è la “Corte” di cui parla il Calindri. So che i nostri anziani dicevano che su questo monticello c’era stato un castello, e che era andato distrutto con una frana, (avvenuta dalla parte opposta alla foto). Delle persone su questo monticello, levando sassi per costruire una casa, (1940) trovarono dei sassi già lavorati scalpellati e squadrati, trovarono anche delle spade e dei pugnali.
Sotto a questo monticello che oggi si chiama “La Brana” c’è ancora un casolare che si si chiama “La pergola” caseggiato molto grande e antico, (nella foto che segue del 1942 in primo piano) oltre all’abitazione rurale, questo caseggiato, prima, e durante la seconda guerra mondiale, ospitava la scuola elementare di Campeggio, quando Campeggio era Comune, è stato sede del Podestà, e della forza pubblica, con le prigioni.

La Pergola 1942
La Pergola oggi 2008

In questo caseggiato ci sono i segni evidenti dell’antichità da cui proviene, a parte l’ultima ristrutturazione, se ne notano altre più antiche, durante la seconda guerra mondiale fu colpito da bombe, poi ci sono dei particolari ; c’è questo stemma datato 1565, ci sono dei voltoni poi murati, delle finestre del 1600, un portale in mattoni antico, ma la cosa più interessante fu, anni fa, durante dei lavori nella strada fu trovato un cunicolo sotterraneo che nessuno sapeva esistesse e a cosa servisse? Era sicuramente la via di fuga in caso di di assedio, o di attacchi.

Portale in mattoni alla Pergola
Portale a arco, poi chiuso

Stemma del 1565 ancora visibile alla Pergola, oggi 2008.

Se fosse stato qui alla “Pergola” questo presunto Castello, o dimora signorile fortificata, esistente prima del mille, della famiglia detta dei Da Campeggio, poi Campeggi, successivamente passati a Bologna, e dal 1529 feudatari di Dozza. ( Nel 1728 con la morte di Lorenzo Campeggi ultimo maschio della casata, il marchesato di Dozza pervenne, per eredità a Francesca Maria Campeggi, moglie di Matteo Malvezzi).


Stemma dei Campeggi
Cimiere dei Campeggi

Stemma dei Campeggi, logorato dal tempo posto in una strada a Dozza.


Per la vecchia strada che da Bisano e la valle dell’Idice, porta a Campeggio, a circa duecento metri dalla Pergola, si incontra questa vecchia e piccola costruzione (foto che segue), sul portale c’è scolpito l’anno di costruzione, ( Arcip. Bacialli anno 1805 ), ma basta andare sotto e si vede che è stata costruita su una parte molto più antica .



Questo piccolo casolare ha una vista strategica sulla valle, come pure l’altro monticello dove dicevano esistesse il Castello, visto che la Pergola è dentro a un avvallamento, se in questi due punti ci fossero state due torri di vedetta, e di guardia, di guardia a qualcosa che era alla Pergola?. E ci sono questi due cipressi, mi ricordo da piccolo, che ce ne erano altri, sicuramente nei tempi antiche seguivano la strada fino alla Pergola, formando il viale di accesso a questa dimora signorile.

Nella figura che segue, (Presa dal libro Monterenzio e la valle dell’Idice) ci sono i luoghi fortificati della valle dell’Idice, da notare l’allineamento dei castelli, di Cavrenno, Frassineta, Campeggio, Gragnano, Scanello, il 51 è Campeggio, quindi è molto più a valle di Madonna dei boschi, è nella zona della Chiesa.



Planimetria parte montuosa del contado bolognese affrescata in Vaticano nel 1583
da Ignazio Danti. In primo piano si può notare la rocca di Cavrenno.


In primo piano la Pergola, ( oggi 2008 ) sullo sfondo a sinistra il mamellone del Monte Rocca,
in cui sulla cima c’era la Rocca di Cavrenno appartenuta nel 1117 agli Ubaldini,
nel 1310 passò ai Bolognesi, e nel 1479 i Fiorentini la demolirono.


Foto di Campeggio: 1950 - 1- Madonna dei Boschi,
2- presunta torre di vedetta,
3 -torre di vedetta esistente,
4 - presunto Castello ma sicuramente residenza signorile fortificata.


Una foto del 1942 aratura con i Buoi nel podere la Pergola.


Cartolina del 1970 in primo piano il podere la Pergola,
e la Chiesa di Campeggio.


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Il presunto Castello alla Pergola, è solo una mia opinione.
Gilberto T . Campeggio (Monghidoro) - 2008 -